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Recensione - La prima cosa bella - Bianca Marconero

venerdì, dicembre 22, 2017 Baba Desperate Bookswife 0 Comments


Il libro
La prima cosa bella di Bianca Marconero
Editore:Newton & Compton| Pagine: 320| Pubblicazione: 2016 | Prezzo 5,90€| Trama Qui
Genere: narrativa contemporanea
Notizie sull'autrice
Bianca Marconero
è lo pseudonimo di una scrittrice che vive a Reggio Emilia. Dopo aver lavorato come redattrice per alcuni periodici destinati ai ragazzi è approdata alla scrittura creativa. Già autrice di una saga fantasy, con Newton Compton ha pubblicato La prima cosa bella, ottenendo un grande successo.
Recensione 
e 1/2
Ci sono dei momenti in cui si sente il bisogno di coccole, e per coccole non intendo per forza qualcosa di sdolcinato e melenso, ma semplicemente la cosa giusta al momento giusto. Chi mi conosce un po' più approfonditamente lo sa, ci stiamo avvicinando drasticamente alla Vigilia di Natale, che per me è momento difficile e doloroso, lo scorso anno a quest'ora stavo finendo di leggere "Fuga dal Natale" a mio papà, così, al solo pensiero, un paio di giorni fa sono entrata in crisi. Avevo terminato il penultimo dei Cazalet, terminato la challenge e il gruppo di lettura, insomma smarrimento. Poi è arrivato Dante, anzi sono arrivati Dante e Beatrice a salvarmi l'umore.

Questa è la storia di un nerd, il sosia nostrano di Harry Potter, che nella vita non sa nemmeno bene cosa deve fare: una quasi laurea in lettere, anche se lui avrebbe dovuto iscriversi a fisica, il sogno di girare un film come si deve, ma non pensa di possedere le capacità per una simile impresa, un gemello figo che fa sempre la cosa giusta e la sua vita che è un solito clichè, innamorato di una ragazza che non ricambia e lui per rimediare si mette con qualcuna di cui non gliene potrebbe fregare di meno. Come scrivevo prima, alla fine arriva Polly Beatrice a cambiare il suo modo di percepire il mondo: un film scritto da lei da girare prima che la donzella stessa parta per gli States. E chi ha scelto Beatrice per questo importantissimo compito? Ovviamente un tizio a caso, dal nome già ingombrante, ma se accoppiato al suo...da non crederci.
Ogni capitolo un riferimento a dei film che hanno fatto la storia del cinema, ogni frase una leggera sinfonia, un romanzo che tutto insieme è uno spettacolo, non tanto perchè sia colto, politicamente corretto, o tratti il tema della pace nel mondo, ma perchè nella sua leggerezza è sorprendentemente impegnativo.
Non si tratta di un romance, anche se la copertina potrebbe trarre in inganno, è un episodio di vita, e a tratti è anche scorretto. E' la storia di un giovane uomo che non vuole uscire dal proprio guscio, che non sarà comodo ma sicuramente regala certezze. L'abitudine e la comodità sono due ospiti ingombranti e difficili da mandare a casa dopo una serata alcolica, è molto più semplice affrontare una vita mediocre ma certa che un eventuale futuro meraviglioso ma precario. Dante è tutto questo: perenne studente, fidanzato sempre con ragazze che non ama, rincorre da sempre la sua musa da lontano, con l'amarezza nel cuore e la certezza che mai potrà raggiungerla. Ma Dante non fa nulla per cambiare la realtà, perchè è la sua vita e in qualche modo deve andare così, e lui lascia scorrere, indipendentemente da quello che la corrente potrebbe portare via.
Ma c'è anche l'amicizia, le medie compagnie che tanto fanno anni ottanta, la complicità fraterna, i grandi sogni da rincorrere. Ho amato le discussioni dei personaggi riguardo al cinema, il loro divertimento nel girare un film indipendentemente dal risultato finale, gli scopamici, i nerd, la fumetteria gestita da personaggi antipatici e scontrosi (se il proprietario fosse affabile e carino non sarebbe un luogo rispettabile), il finale. Tutto questo mi ha ricordato una Baba di vent'anni, con la videocamera sempre in mano, un gruppo di amici e la necessità di girare un film horror sulle rive di un ruscello. Una Baba assolutamente nerd, amante dei fumetti ma sopratutto del buon cinema, i venerdì notte dopo una giornata all'Uni e la sera al lavoro in pizzeria...tutti a casa a guardare almeno due film acquistati usati dal mitico, ormai scomparso, Blokbuster. Ho rivisto tra le pagine quella persona che sono stata e adesso invece non sono più.
E' il primo libro che leggo della Marconero, nonostante Daniela di Un libro per amico mi abbia più volte incoraggiata a leggere Albion, che a questo punto recupererò. Niente, La prima cosa bella mi è piaciuto così tanto, che oltre a possedere la copia digitale, ho ordinato quella cartacea. E ho aggiunto L'ultima notte al mondo. Per non farmi mancare quasi niente. Non vi devo dire null'altro giusto?



Punti forti
- Lo stile dell'autrice mi ha colpito per il suo essere colloquiale, eppure colto e infine cinematografico. Un perfetto mix per un risultato invidiabile.
- Indubbiamente alcune cose così scontate, che in un altro libro uno avrebbe detto "No ma veramente??? Che azzardo!!" in questo romanzo scritto da Bianca sono perfette. Tipo Dante e Beatrice, per dirvene una a caso!
- Per chi è appassionato di cinema, fumetti, libri e caffè americano con dolcificante non ci sono punti forti, ma è tutto ad essere perfetto.
Punti deboli
-Ne ho trovato uno solo: la copertina. Questo è un classico della Newton, ovvero riuscire a rendere romantica o ammiccante una cover anche quando non c'entra nulla con la storia stessa. Quando il libro è uscito in versione Self la copertina era magnifica. Mi sarebbe piaciuto che gli editori avessero mantenuto quella. Ma forse non avrebbe attirato gli sguardi del loro cliente tipo? Sicuramente ci sarà uno studio dietro.
  

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